Salvador Dalí – Un Genio Ispirato da Barcellona

Biografia di Salvador Dalí
1904
: Nasce a Figueres, 11 Maggio
1921
: Sua madre muore di un  cancro al seno. Inizia a studiare nell’Accademia di San Francisco. Conosce Federico García Lorca e Luis Buñuel
1926: Viene espulso dall’universitá
1929: Anteprima di  “Un perro andaluz” di Luis Buñuel. Conosce Gala, moglie del poeta Paul Eluard, che diventa sposa e  musa di Dalí
1939: Viene espulso dal gruppo Surrealista
1942
: Anteprima della autobiografia, “la vida secreta de Salvador Dalí”
1945: Orienta la sua opera verso tema religiosi
1949: Ritorna in Europa con Gala
1971: Apertura del Museo Dalí a Cleveland. La Collezione viene spostata al Museo Dalí, St. Petersburg, FL. nel 1982
1974: Teatro – Museo Dalí apre le sue porte a Figueres
1982:  Sua moglie Gala muore. Dalí ne è devastato
1989: Salvador Dalí muore il  23 Giugno.  Sepolto a Figueres

I legami tra Salvador Dalí e la città di Barcellona sono rimasti, in gran parte, sconosciuti. l’impatto della città, su Picasso e Miró, per citarne solo due, è ben documentato, ma l’effetto della capitale catalana sul giovane Dalí è stato spesso ignorato. Come vedremo, ci sono alcune ragioni per questo relativo abbandono, e questo tende ad offuscare il fatto che Barcellona sia stata più decisiva sullo sviluppo artistico di Dalí di quanto alcuni vorrebbero farci credere.

Dalí è di solito collegato alla città catalana di Figueres, e con ragione. Dopo tutto, fu qui dove nacque e in seguito scelse il posto per l’apertura del Teatro e Museo Dalí nel 1974. Tuttavia, durante i suoi anni di formazione, Dalí avrebbe trascorso un certo tempo negli ambienti intellettuali e stimolanti di Barcellona, quando si sentiva spossato da Figueres. Lui visitava spesso l’Ateneu Barcelona o il Gran Teatre de Liceu per alimentare il suo desiderio di cultura e creatività. Barcellona è stata anche lo scenario di molte delle prime mostre d’arte di Dalí, principalmente presso la Sala Dalmau.

L‘architettura di Antoni Gaudí costituirà una delle fonti d’ispirazione più significativa per la feconda immaginazione del giovane Salvador Dalí ed è facile capire perché edifici come la Casa Batlló abbiano ispirato Dalí: fondamentale nella struttura di questa architettura è l’ornamentazione, piuttosto che gli elementi posteriormente aggiunti. Questi edifici, insieme al Parc Güell, forniscono un esempio pratico di come la fantasia possa essere materialmente rappresentata.

Teatro e Museo Dalí, Figueres Gala, di Salvador Dalí
Dalí e il surrealismo

Il coinvolgimento precoce di Dalí con il movimento d’avanguardia Surrealista a Parigi, guidato dal carismatico André Breton (che Dalí incontrò nel 1929), porterà un prolifico periodo di attività. Dalí stesso scrisse che “Tutto ciò che è contraddittorio crea la vita”, e questo era in concomitanza con le idee dei Surrealisti.

Spronati dalla ricerca condotta dallo psicoanalista Sigmund Freud (che Dalí incontrò a Londra), cercarono di esplorare l’inconscio, in particolare il significato dei sogni. Più tardi utilizzeranno questi risultati per dar vita alle loro opere, in una nuova “surrealtà”. l’impatto di queste teorie è visibile in gran parte nelle migliori (e più famose) opere di Dalí, come “La Persistenza della Memoria”.

Ciò nostante, questo rapporto non durerà. La reazione ambivalente di Dalí verso il nascente fascismo andò troppo oltre, anche per i Surrealisti poco convenzionali. E il suo dipinto “l’Enigma di Hitler” fu la goccia che fece traboccare il vaso. Dalí fu espulso dal gruppo, lasciando in seguito i suoi antichi compagni costernati dal suo mercantilismo e la posteriore conversione al Cattolicesimo intorno al 1940.

l’eredità di Dalí

Malgrado le polemiche che circondano il suo pensiero, le opere di Dalí suscitano ancora l’entusiasmo e l’ammirazione tra legioni di fan. Non ha mai cercato di essere un artista “politico”, e l’impatto delle sue opere precoci è ancora presente nella cultura moderna. Troviamo, infatti, l’opera “La persistenza della Memoria” nel film del 2003 “Looney Tunes: Back in Action”, che mostra Bugs Bunny e Daffy Duck perseguiti attraverso i dipinti da Elmer Fudd. Ci sono pochi elementi dell’arte così riconoscibili come gli orologi squagliati di Dalí, ed è testimonianza della sua eredità, tanto da essere inclusa in un cartone animato 72 anni dopo la realizzazione del dipinto.

A Barcellona c’è un’interessante mostra di Dalí nel Real Círculo Artístico, che merita una visita se siete in città. A prima vista sembra un po’ costosa a € 10, giacché la mostra si svolge in due piccole sale. In realtà, l’edificio è incredibilmente grande e ci sono molti dipinti, sculture e fotografie esposte. Anche la Fundació Fran Daurel contiene alcuni dipinti di Dalí, accanto a opere di Picasso e Miró.

Ingresso a la mostra di Dali, Barcelona Scultura di Dali

Qunidi è chiaro che Salvador Dalí continua a esercitare un’influenza sulla scena artistica della capitale catalana. Anche se non avesse avuto un legame così stretto con Barcellona, a differenza di altri artisti famosi, vale la pena ricordare che iniziò la sua carriera nella città, e una visita a Barcellona può soddisfare tantissimo gli amanti di Dalí.

Curiosità su Salvador Dalí

  • Dalí disegnò il logo di Chupa Chups
  • – Dalí collaborò con Walt Disney in un progetto intitolato “Destino”, un cortometraggio che è stato finalmente emesso nel 2003, 14 anni dopo la morte di Dalí.
  • Il fratello di Salvador Dalí morí nove mesi prima della nascita dell’artista. I suoi genitori lo trattavano come la reincarnazione del loro figlio deceduto, e il giovane Salvador ne fu consapevole. Da piccolo dovette perfino indossare gli abiti di suo fratello. Questo potrebbe essere uno dei tanti fattori che contribuirono alla molteplicità di prospettive nelle opere Daliniane.
  • – Dalí e sua moglie, Gala, assistirono a una festa elegante a New York vestiti come il piccolo Lindbergh e il suo rapitore. Il tumulto che ne seguì fu tale che Dalí chiese scusa; una dimostrazione di rimorso del tutto inusuale dato il suo comportamento eccentrico.
  • Dalí disegnò le sequenze oniriche del film di Hitchcock “Spellbound”.
  • Al loro ritorno a Barcellona dagli Stati Uniti nel 1948, Dalí e sua moglie, tornarono in città nella Cadillac che avevano comprato negli Stati Uniti.
  • Davanti al carattere sempre più commerciale delle opere di Dalí, André Breton creò l’anagramma “Avida Dollars” (avida di dollari) per descrivere il pittore catalano.
  • Fu espulso dall’università dopo aver affermato di essere un genio e detto che nessuno presso l’istituzione sarebbe stato in grado di esaminarlo.

Mostra al Real Círculo Artístico
Dove: Calle Vilalba Dels Arcs 5
Tel: 933 181 774
Metro: Catalunya metro metro
Jaume I metro
Clicca qui per vedere la mappa

Fundació Fran Daurel
Dove: Poble Espanyol de Barcelona
Avinguda Marqués de Comillas
Clicca qui per vedere la mappa
Orari d’apertura
Dall’1 novembre al 28 febbraio:
10:30-18:00 (ultima entrata alle 17:15)
Dall’1 marzo al 30 giugno:
9:30-18:00 (ultima entrata alle 17:15)
Dall’1 al 30 ottobre:
9:30-18:00 (ultima entrata alle 17:15)

1 COMMENT

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here